Femminile: Sanremese-Vado 0-1

La cronaca della partita.

SANREMESE                       0
VADO                                    1
 
Reti: YMERI
 
SANREMESE : PULITANO’, DE MATTIA,  MARCIANO’ (MODESTI), MARIOTTI, FERREA, ALLEGRI, FAMA’ (SABIR), VALENTINI, LUCCISANO FERREIRA (GINATTA), ZUNINO (GRECO POLITO)
A disp.: COPPOLA, AMBESI, GALLO
Allenatore : LICALSI Gianbattista
 
VADO: PARODI, PAPA, DELUCA, CAMPANELLA, SALVO, YMERI, VALLE (SIMEONI), BONIFACINO (SPOTORNO), GALLIANO (PASTORE), GRECO, LEVRATTO
A disp.: LANZA, PERATA
Allenatore : FRACCHIA Raffaella
 
COMMENTO :
Prima gara di ritorno del campionato Regionale serie C femminile, la Sanremese ospita sul campo di Pian di Poma il Vado, squadra ostica ed esperta seconda in classifica, entrambe le formazioni si giocano il tutto per tutto.
È la formazione savonese a partire subito forte, mettendo in pressione le sanremesi, con lanci lunghi a scavalcare il centro campo per giocare sulla forte Greco che fa impazzire la difesa di casa.
Passata la fase di stallo da parte delle ragazze di mister Licalsi cominciano a creare qualche occasione, ma non impensieriscono Parodi e compagne.
Il primo tempo prosegue con equilibrio ma senza troppe preoccupazioni, e al 46’ il direttore di gara manda tutti a bere un the caldo.
Nella ripresa le matuziane entrano in campo con una grinta diversa, e creano qualche pericolo in più, ma senza concretizzare.
Anche il Vado cerca di sfondare impegnando Pulitanò in un paio di uscite ostiche, ma la difesa è pronta ed attenta ad aiutare il proprio portiere.
Al 39’ il direttore di gara regala una punizione alla formazione savonese, e mentre le ragazze sanremesi si perdono a protestare, la Greco è lesta a rimettere in gioco la palla trovando libera la Ymeri che da fuori area fa partire un siluro sotto la traversa, Pulitanò sfiora ma la palla finisce in rete.
Dopo ben sette minuti di recupero arriva il fischio finale, che decreta la fine del match e lascia un grande amaro in bocca per una partita persa alla fine dopo aver tenuto testa al Vado ed al direttore di gara, un po’ troppo savonese per essere imperiese.