L’ora della promozione

Quando l’arbitro Falsetti di Roma fischia la fine di Sanremese-Prato, in uno stadio Comunale stracolmo all’inverosimile, sono le 18.55 del 9 giugno 1979. Le 18.55, l’ora della promozione in C/1. Mentre i tifosi invadono il campo, il presidentissimo Gianni Borra si rifugia in segreteria. È stanco, sfibrato da un girone di ritorno entusiasmante e da un lungo inseguimento che ha proiettato la Sanremese in testa alla classifica, scavalcando Montevarchi, Cerretese, Carrarese, Imperia e Sangiovannese. È stanco, ma felice. Indossa un vestito pesante di gabardine, lo stesso della vittoria di Montecatini, quella che ha dato il La alla rimonta. Faceva freddo quel giorno, ora fa molto caldo. Ma si sa, nel calcio la scaramanzia è una componente essenziale di ogni trionfo. Basti pensare che da sei settimane l’addetto stampa della società, il buon Carella, è costretto alla vigilia della partita, dalle tredici alle tredici e trenta, a sedersi sulla stessa sedia e a leggere lo stesso articolo.

Origini emiliane ma milanese d’adozione, statura minuta e carattere focoso, Borra è un ex petroliere che si è trasferito nella città matuziana per godersi la pensione. Ma una volta giunto a Sanremo, l’imprenditore non ha nessuna intenzione di starsene con le mani in mano. Rileva così il club biancoazzurro e in breve tempo lo porta alle soglie del Paradiso.

Al primo anno in D della sua gestione, la Sanremese si piazza al quinto posto, ma ottiene un insperato ripescaggio, ai danni della blasonata Novese. Nella stagione 1978/79 in C/2 nessuno inserisce la Sanremese tra le favorite per la vittoria finale. La squadra all’inizio è guidata da Elvio Fontana. In città e tra gli addetti ai lavori si parla esclusivamente di salvezza. Ma dopo la sconfitta col Derthona maturata alla sesta giornata, si cambia tutto: via Fontana, squadra affidata ad Ezio Caboni.

37 anni, ex calciatore per quattordici anni della Sanremese, allenatore semiprofessionista che vive il calcio per diletto, visto che di professione fa il maestro elementare, Caboni fino a quel momento ha diretto solo compagini giovanili. Si avvale di un prezioso collaboratore: Gino Bertucco, ex mezz’ala di Napoli e Verona. Con lo strano tandem Caboni-Bertucco la Sanremese comincia a volare. E non si fermerà più. Alla fine saranno 44 i punti conquistati al termine della stagione, frutto di 16 vittorie e 12 pareggi. Con sole 18 reti al passivo la Sanremese sarà la squadra con la difesa meno battuta del girone.

La promozione arriva inaspettata sul filo di lana. Tutto si decide negli ultimi due mesi. Dopo la netta sconfitta nel derby di Savona dell’8 aprile 1979, con l’ex milanista Pierino Prati che fa la parte del leone, i matuziani innestano le marce alte. Negli ultimi otto turni conquistano quattordici punti su sedici: regolano Montecatini, Viareggio, Montevarchi, Cerretese, Siena e Prato, e pareggiano solo con Imperia e Carrarese. Borra ci ha sempre creduto. Al supertifoso Amedeo Costanzo, in tempi non sospetti, il presidente ha consegnato una speciale tabella promozione. E la Sanremese non solo l’ha rispettata. Ha fatto addirittura meglio.

La matematica certezza della C/1 giunge alle 18.55 del 9 giugno 1979 contro il Prato. I toscani si presentano al Comunale con in tasca la salvezza, e senza alcuna velleità. La Sanremese gioca sul velluto e sulle ali dell’entusiasmo annichilisce i meno quotati avversari. Già nella prima frazione, dopo un palo clamoroso colpito da Vella, Melillo e Maggioni fanno capire dove tira il vento. Al 13′ il bomber scaraventa in rete di esterno un preciso cross di Adriano. Al 33′ Maggioni, invece, infila di giustezza il portiere ospite in uscita dopo una splendida combinazione con De Luca. Nella ripresa, al 69’, Scaburri chiude i giochi ed esplode in un’esultanza incontenibile. Poi è solo accademia fino al termine. Fino alle 18.55, l’ora della promozione.

La festa a quel punto, mentre i tifosi invadono il prato del Comunale, coinvolge proprio tutti. Gli applausi e le ovazioni sono per il presidentissimo Borra, per mister Caboni, portato in trionfo dai suoi ragazzi insieme con il fidato collaboratore Bertucco, e per i protagonisti di quella meravigliosa cavalcata: i portieri Lorenzetti e Carraro, i terzini Laura, Olivieri e Adriano, difensore col vizietto del gol e autore di 5 reti quasi tutte di testa, il ruvido ma efficace stopper Cichero, l’elegante libero Gazzano, “biancoazzurro dell’anno”, capitan De Luca, i centrocampisti Maggioni, Vella, Trevisani e Bertazzon, gli attaccanti Melillo, Scaburri, Tosetti e Rolfo, le seconde linee Chiogna, Cantore e Notaro.

Non riesce a trattenere le lacrime Ezio Caboni, quando De Luca alza al cielo in tribuna la coppa del trionfo regalata dai tifosi. Sedici anni prima il mister era un giocatore della Sanremese e aveva vissuto una tremenda delusione quando la squadra del suo cuore a Monfalcone era retrocessa dalla C alla D. Stavolta piange di gioia Caboni. Solitamente, dopo le partite, il tecnico non riesce a dormire almeno per una notte. Di sicuro stavolta, mentre la festa si sposta dal Comunale lungo le vie della città fino in Piazza Colombo, e mentre i tifosi fanno il bagno nella fontana dello Zampillo, l’allenatore si godrà le ultime ore della giornata scaricando lo stress, senza ripensare troppo a un fuorigioco non fischiato o a un passaggio riuscito male.

Quanto è dolce il sapore della vittoria, specialmente quando arriva così inaspettata. Quanto è dolce Sanremo, stasera. Per una volta anche il Comunale sembra troppo piccolo per contenere una passione così grande.

9 giugno 1979, Sanremese-Prato 3-0. Sono passati 40 anni, eppure sembra ieri. Le nuove generazioni forse hanno solo sentito parlare della “Sanremese del miracolo”, capace di conquistare due promozioni in tre anni, dalla D alla C/1, e di fermarsi nella stagione 79/80 a soli tre punti dalla serie B. Chi ha qualche capello bianco in più invece ricorda ogni attimo di quella partita e di quell’annata esaltante. Con questo piccolo racconto abbiamo voluto far rivivere quel pomeriggio indimenticabile a chi era presente sulle scalee del Comunale e a chi per motivi anagrafici non c’era sugli spalti, ma porta sempre la Sanremese nel cuore.

Fabrizio Prisco

IL TABELLINO:

SANREMESE: Carraro, Laura, Adriano, Gazzano, Cichero, Maggioni, Scaburri, De Luca, Melillo, Trevisani, Vella. All. Caboni.

PRATO: Cecconi, Colombo, Terano, Guasti, Scanerini, Sabatini (dal 46’ Visentin), Resta, Bicchierai, Marino, Cristiani, Rakar. All. Meucci.

ARBITRO: Falsetti di Roma

RETI: 13’ Melillo, 33’ Maggioni, 69’ Scaburri